martedì 2 aprile 2013

Rock of ages

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Lo dico per tutti quelli che hanno digitato su Google "recensione rock of ages" pensando di trovare il film con Tom Cruise: no! Questo è un videogioco.

Vi ricordate del mito di Sisifo? No? E ve lo racconto io, allora, vi pare?
A quanto pare, Sisifo era il più scaltro tra i mortali, nonché il più stronzo.
Riassumiamo un po' il mito, che fa ridere.




Sisifo era il re di Corinto, ma la sua città aveva problemi di siccità. Sisifo becca per caso quel vecchio marpione di Zeus intento a passare piacevolmente il tempo con la bella figlia del dio fluviale Asopo, quindi dopo essersi rifatto ben bene gli occhi va a spifferare tutto ad Asopo che in cambio gli fornisce una fonte d'acqua pura, e alla figlia toglie il cellulare e le chiavi della macchina per i prossimi dieci anni.
Però Zeus proprio scemo non è, scopre chi ha fatto la spia e manda il dio Tanato, personificazione della morte, a prendere Sisifo. E tutto per una sciaquetta qualsiasi, con tutte quelle che si è fatto Zeus nella sua vita millenaria e sessualmente attivissima. Poteva pure laciar correre, no?
Sisifo però offre al buon Tanato di berci su. Come non fidarsi di uno che ti offre da bere mentre stai per ucciderlo? Bravo Tanato!
Evidentemente nell'Ade non gira tanto alcool perché Tanato si ubriaca in tempo zero, e il sempre più simpatico Sisifo lo incatena... con il piccolo effetto collaterale che la morte scompare dal mondo!
 Il dio della guerra Ares, si accorge che non muore più nessuno in battaglia, e che quindi le guerre non hanno più senso. "Eh no, cazzo!" grida, timoroso di perdere la sua poltrona nell'olimpo (mai visto qualcuno rinunciare alla poltrona senza protestare? Vale anche per gli dei). Va quindi a liberare quello scemo di Tanato, e insieme conducono Sisifo nel Tartaro.

Questo Tartaro, non quello dei denti!
 Sisifo però aveva imposto alla moglie di non seppellire il suo corpo. Può così protestare con gli dei per l'empietà di sua moglie (WTF?! Ma gliel'hai detto tu!). Facendosi così abbindolare per l'ennesima volta gli dei lo lasciano tornare in vita per tre giorni per provvedere ad organizzare la sua stessa sepoltura, e Sisifo se ne va ridendo come un matto e facendo il gesto dell'ombrello.

Tié!
 Alla fine però gli dei gli sguinzagliano dietro Ermes, il tizio con i sandali alati, il quale ha un paio di spinte in più per mettere il sale sulla coda al simpatico Sisifo: pare che il nostro eroe avesse smascherato le imprese criminose del figlio e violentato la figlia del messaggero degli dei, il che tra l'altro lo rende anche il possibile padre di Ulisse! Ma c'è qualcuno a cui non ha fatto qualche porcata?

Ladri, banditi, tizi permalosi e vendicativi, puttane e promiscuità: NON è il parlamento italiano, maliziosi, è l'Olimpo!

Comunque, dopo aver smosso mezzo Olimpo riescono finalmente a catturare questo pazzo e a trascinarlo nel Tartaro, dove viene condannato a spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Ogni volta che è quasi in cima, però, il masso rotola di nuovo giù, obbligandolo a ricominciare.
Che dite, se lo è meritato?

Vedi cosa succede a fare il furbo con gli DEI?

Il gioco prende il via proprio da questo punto. Dopo aver portato su il masso per l'ennesima volta, Sisifo decide di averne abbastanza, e di usare le risorse a sua disposizione per filarsela... Infatti, chi meglio di lui sa come far rotolare un masso? :-)

Il nostro primo avversario, Zeus: colui che ha dato un nuovo significato all'espressione
"un matrimonio aperto"

Lo scopo del gioco è appunto far rotolare un masso giù per un pendio, attraversando un percorso pieno di insidie per poi mandarlo a schiantarsi contro il cancello dietro il quale si nasconde il nostro avversario. Sì, perché nel frattempo lui farà rotolare un altro masso lungo un percorso gemello, che porta al cancello che protegge il nostro Sisifo!

Il nostro caustico protagonista.
 Il gioco si divide in due fasi. Nella prima, per un tempo abbastanza limitato, potremo predisporre delle difese lungo il nostro percorso. Torri, barili esplosivi, catapulte, roba così. Ovviamente il nostro avversario farà lo stesso. Poi lanceremo il masso e ne prenderemo il controllo, cercando di evitare gli ostacoli fino a distruggere il cancello e schiacciare il nemico.

La mappa sulla quale piazzare le nostre trappole strampalate.

Il gameplay, in generale, è divertente ma non si può definire eccezionale. Quando si gioca in difesa si ha la sensazione che qualsiasi barriera possiamo erigere serva in realtà a poco (almeno finché non arriveranno gli elefanti! Mai più paura con gli elefanti!) e in attacco quella dannata sfera dà l'impressione di andare un po' dove le pare. Sono piccoli difetti per un gioco che punta sul divertimento, ma bisogna comunque tenerne conto.

Oh, cacchio!

Le cose migliori sono nel design dei livelli, sempre molto belli da vedere e da percorrere, e nel nonsense che pervade tutto il gioco.
Il nostro primo avversario sarà ovviamente Zeus, sconfitto il quale potremo uscire dal Tartaro. Poi, senza nessun senso logico, passeremo ad affrontare altri personaggi, storici o meno: Napoleone, Leonida  da 300 (sì, il film-fumetto), Vlad Tepes detto Dracula, il dio Bacco, L'arcangelo Michele, il David di Michelangelo (!), e molti altri.


Il dialogo "alla Matrix" con Leonardo da Vinci è bellerimo! Ingrandire per beccarvi lo SPOILER!


Il gioco è stato sviluppato da un piccolo studio cileno, con un budget risicato che non lo fa annoverare tra gli indie game ma poco ci manca. La mancanza di fondi ha portato alla creazione di un gioco non lunghissimo, e con una grafica che non fa gridare al miracolo (come requisiti vediamo un processore da 1.6 GHz, 1.5 GB di RAM e una scheda video con 256 MB di memoria). Ma gli sviluppatori hanno saputo ovviare alla pochezza del motore grafico con uno stile meraviglioso e geniale.

Tutto ritagliato e animato da dipinti antichi.

A parte il terreno e i vari elementi dello scenario, tutto quello che vedete è stato estrapolato da quadri e animato. Gli sfondi e i personaggi sparsi per il percorso sono stati ritagliati da dipinti dell'epoca che starete visitando, come tutti i personaggi e gli elementi delle divertentissime scenette che introducono ogni livello. Il protagonista, ad esempio, è estrapolato da un vaso greco. Varrebbe la pena di prendere il gioco solo per vedere queste demenziali scenette.

Insomma, un gioco caldamente consigliato, soprattutto per l'ottimo humor che pervade ogni pixel. Però sappiate che il particolare gameplay potrebbe non piacere proprio a tutti.

Su Steam costa $ 9.99.

Il Moro.


2 commenti:

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