lunedì 23 settembre 2013

Robocop: Prime Directives, recensione

RoboCop: Prime Directives recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

RoboCop: Prime Directives è una serie di 4 episodi da 90 minuti, uscita nel 2001.

Ambientati a Delta City, che è diventata la città più sicura del mondo, questi episodi si svolgono 10 anni dopo il primo film, senza tenere conto di quanto è successo in Robocop 2 e 3.

Dopo la prima serie televisiva, che aveva un target per famiglie, si torna a temi più cupi e violenti, ma niente da mettere vicino a quello che ricordiamo dai primi due film.

Nel primo episodio, Dark justice, vediamo i giovani dirigenti della OCP preparare un piano per liberarsi della precedente classe dirigente. Nel frattempo, per la città si aggira un folle che, per quanto pesantemente armato, ha addosso un costume così ridicolo che nessuno può prenderlo sul serio. Lui e gli altri cattivi sghignazzano a bocca spalacata come nel peggiore dei fumetti, rendendosi assolutamente ridicoli.

RoboCop: Prime Directives recensione
Il tizio che ride come uno scemo.
Nel secondo non c'è nessuno che sghignazza come un cerebroleso, e si rivela essere un poco più interessante del primo, anche se affronta tematiche simili a quelle del secondo e del terzo film di Robocop (un secondo cyborg, la ribellione all'OCP...) senza una briciola del carisma dell'originale.

RoboCop: Prime Directives recensione
Robocop 2. Sì, hanno pittato di nero il primo. Potevano sforzarsi un po' di più.
Nel terzo abbiamo fotomodelle combattenti che si allenano nel Tai Chi circondate da tende rosse e candele, e un virus che può infettare sia esseri umani che computer indifferentemente, non è chiaro come. Vabbè.

RoboCop: Prime Directives recensione
Il figlio di Murphy.
E nel quarto salta fuori anche l'intelligenza artifciale impazzita. Ma non c'è problema, i nostri eroi risolveranno ogni cosa con un'adeguata quantita di proiettili sparati a cazzodicane. Che altro vi aspettavate?

Gli attori sono abbastanza scarsi, inoltre quello che fa RoboCop è troppo basso: il nostro caro cyborg dovrebbe essere imponente, santa miseria, se tutti lo guardano dall'alto in basso l'effetto va a farsi benedire!

RoboCop: Prime Directives recensione
 
Gli episodi sono lenti, anche le scene d'azione sono abbstanza pallose (per guardarli ho attivato la velocità x1,5 di VLC, dico sul serio!), e girati con evidente scarsezza di mezzi. Si ripetono molti avvenimenti già visti nei film, ma senza i giusti mezzi per trattarli.

Insomma, non avevo idea che fosse uscita una nuova miniserie su RoboCop, e ora ho capito il perché.
 C'è da dire, comunque, che i quattro episodi li ho comunque visti tutti. C'è una certa dose di fascino del trash che alla fine te lo fa guardare, soprattutto se conosci e ami il personaggio e la fantascienza di quegli anni.

Ma direi lo stesso che è tranquillamente evitabile.

Il Moro

6 commenti:

  1. Non sono mai riuscito a recuperarlo... ma ammetto anche che non era una mia priorità

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  2. Ammetto di averli recuperati qualche anno fa, ma li subito cestinati, eppure in uno dei 4 episodi (non ricordo quale) c'era qualcosa di interessante, almeno per me, cioè mi pare abbiano costruito un altro Robocop (simile all'originale, non come quelli in Robocop 2).
    Come idea mi sarebbe piaciuta proporla in in ipotetico 4 film.....

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    Risposte
    1. Sì sì, c'è un altro robocop uguale al primo ma più scuro (forse perché l'attore è di colore... XD). Ha due pistole invece che una, e riesce anche a correre un pochino. L'evolizione della tecnologia non ha confini. :)

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