martedì 21 gennaio 2014

Quando la luce tornerà, di Vernor Vinge

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Grazie al provvidenziale intervento del neolaureato Dr. Jekyll sono riuscito finalmente a leggere questo libro, che cercavo da un po' in quanto prequel di uno dei miei libri preferiti in assoluto: Universo incostante.
In realtà, ho letto Universo incostante talmente tanto tempo fa che me ne ricordo a malapena qualche pezzo, e l'unica cosa che mi è rimasta è il ricordo del piacere che ho provato leggendolo.
Per fortuna, questo prequel è sì ambientato nello stesso universo, ma qualche migliaio di anni prima, e racconta una storia completamente a sè stante. Per questo, sono riuscito a leggerlo senza problemi, ma purtroppo non ho potuto cogliere gli elementi che lo collegavano al suo predecessore.



La trama la copincollo da wikipedia:
Il romanzo, ambientato nello stesso universo di Universo incostante 12.000 anni nel passato, narra della scoperta di una specie aliena su un pianeta in orbita alla stella chiamata OnOff. Tale nome deriva dal fatto che OnOff ha un ciclo di 250 anni durante il quale resta spenta per ben 215 anni. Durante tale periodo il pianeta congela completamente fino alla successiva riaccensione e al periodo di luce seguente della durata di 35 anni.
Gli abitanti del pianeta, chiamati "ragni" dagli umani per la loro somiglianza con gli aracnidi, hanno all'inizio della storia un livello tecnologico simile a quello della Terra agli inizi del XX secolo. Durante i periodi in cui la stella è spenta si rifugiano sottoterra dove cadono in una sorta di letargo.
Due spedizioni umane, in concorrenza tra loro, stanno per raggiungere il pianeta allo scopo di esplorare e commerciare: i Qeng Ho, tradizionali mercanti dello spazio, e gli Emergenti, rappresentanti di un regno umano in rapida ascesa tecnologica ed economica.



Questo è proprio solo l'antefatto, per capire il romanzo bisogna andare un po' più a fondo, ma magari mettiamolo sotto spoiler, anche se cercherò di svelare comunque il meno possibile.


SPOILER

Abbiamo queste due comunità umane interessate al pianeta: gli Emergenti (una tirannia militarista) e i Qeng Ho (una società basata sul commercio), che si scontrano nel suo spazio senza che i Ragni se ne accorgano in quanto già in letargo. Il conflitto lascia entrambe le parti con poche risorse e senza motori abbastanza in efficenza per allontanarsi dal pianeta, perciò le due parti sono costrette a collborare, comunque sotto il comando degli Emergenti. Questo crea degli ovvi contrasti tra i due gruppi, e tra i Qeng Ho si formano gruppi intenzionati a ribellarsi. Gli Emergenti, dal canto loro, mantengono il potere e la superiorità grazie all'uso del Focus, una tecnica in grado di cancellare le emozioni da una persona e focalizzarne la concentrazione, trasformandola in una specie di computer umano.

Una delle copertine delle edizioni in lingua originale.
 
Nel frattempo, su Aracna, uno scienziato geniale è al lavoro sullo sviluppo tecnologico necessario per permettere ai Ragni di rimanere svegli durante la tenebra. Ma non saranno solo le sue scoperte a fare la storia, ma anche il suo anticonformismo e la sua pacifica ribellione sociale.
E così, gli umani in orbita entrano a turni in ibernazione aspettando che i Ragni raggiungano un livello tecnologico tale da aiutarli a lasciare l'orbita, mentre sul pianeta le rivalità tra le diverse nazioni sta spingendo la civiltà verso la loro prima guerra nucleare.

FINE SPOILER



Diciamo subito che non raggiunge le vette di eccellenza di Universo incostante, purtroppo. Però è un libro ben scritto, avvincente, con solide basi fantascientifiche. Gli umani in orbita sono sotto il tallone di un dittatore, e aspettano, limitando i loro tentativi di ribellione nella speranza che la loro condizione finisca non appena i Ragni avranno costruito le fabbriche che servono loro. Qui assisitiamo alla vita a bordo del complesso spaziale provvisorio, a sotterfugi e tradimenti, e ad amori impossibili che sopravvivono nonostate il Focus.

Ma quanto mi era piaciuto? :-D
 La società di Aracna è una chiara allegoria della prima metà del '900 terrestre, con innovazioni tecnologiche che spingono a sognare un futuro radioso, ma che invece vengono utilizzate con scopi prettamente bellici.
Si fa in fretta ad affezionarsi ai personaggi, più ai Ragni che agli Umani in verità, e il libro si fa leggere con piacere dall'inizio alla fine, donandoci anche diversi spunti di riflessione.
Manca però quel "qualcosa in più" che possa metterlo sul podio dei grandi romanzi. La situazione si evolve molto lentamente, tra gli umani resta addirittura quasi la stessa dal poco dopo l'inizio a poco prima della fine, il che porta a una certa noia di fondo.
Una lettura comunque consigliata agli amanti della space opera "intelligente".

Il Moro

4 commenti:

  1. Dico la verità: vorrei avvicinarmi alla fantascienza ma non so dove iniziare.
    Mi piacerebbe capirne di più.
    Inizio da qui?

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  2. No, inizia dai classici: Asimov, Clarke, Dick, Heinlein, ecc.

    RispondiElimina
  3. confermo, nè questo nè altri libri di Vinge vanno bene per iniziare. Il postumanesimo e il cyberpunk più "spinto" possono secondo me mandare in confusione chi non è abituato ad averci a che fare.
    Uno buono da cui iniziare per me è Asimov, magari meglio uno dei libri slegati dalle saghe dei Robot e della fondazione/impero. Ad esempio Neanche gli Dei o La Fine dell'Eternità, che sono i miei preferiti. ;-)
    Ottimi per cominciare anche Clifford D. Simak e Fredric Brown.
    Clarke non l'ho mai digerito... ;-)
    Il Moro

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