martedì 28 aprile 2015

Black Mirror, seconda stagione e speciale natalizio. Recensione.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come vi ho anticipato nel post precedente, eccovi anche la recensione della seconda stagione di Black Mirror, anch'essa composta di tre soli episodi autoconclusivi.
Anche qui i temi sono gli stessi della prima stagione: tecnologia e telecomunicazioni, e l'effetto che possono avere sugli uomini.
Ma andiamo a parlare dei singoli episodi.





Nel primo episodio, Torna da me, una donna da poco incinta perde il marito in un incidente. Ma lo sviluppo della tecnologia ha permesso la creazione di un programma che simula la personalità dei defunti, deducendola dalla sua attività online. Con questo programma si può chattare, e addirittura parlarci al ttelefono.
Fino a che punto la nostra vita è online? quanto di noi mettiamo negli interessi che esploriamo e seguiamo su internet? A quanti e quali siti ci siamo iscritti, cosa racconta di noi la nostra cronologia di navigazione e tutto ciò che abbiamo postato su social e forum? Possibile che il nostro pc e il nostro smartphone possano cogliere la nostra "vera" essenza?
Forse non è possibile. Ma di sicuro sanno di noi più di quello che ci farebbe piacere.

Altro punto di forza dell'episodio è l'attenzione ai particolari: a essere fantascientifica non è solo la tecnologia che sta al centro della storia, come spesso succede, ma sono evidenti piccoli (e molto plausibili) miglioramenti anche nelle tecnologie di tutti i giorni, quali smartphone, pc, navigatori satellitari eccetera.




Il secondo episodio inizia con una donna che si sveglia priva di memoria in una casa che non riconosce. all'aperto viene seguita da una folla di strane persone che la segue riprendendola con i telefonini, mentre un uomo mascherato e armato di fucile la insegue per ucciderla. E oltre non spoilero.
Una critica feroce all'industria dei reality, alla spettacolarizzazione della violenza e al "guardonismo" imperante di chi pensa a riprendere col cellulare invece che intervenire.



Il terzo episodio, Vota Waldo, è quello che mi è piaciuto di meno. Sarà perché è troppo vicino alla realtà?
Un personaggio fittizio, un cartone animato mosso tramite motion capture e doppiato in diretta da un comico, si candida alle elezioni con un programma basato su antipolitica, insulti, tutti a casa e il potere del web. Ricorda qualcuno?
Curiosità: l'episodio è uscito in Inghilterra lo stesso giorno in cui in Italia il Movimento 5 stelle si è affermato come primo partito alla camera dei deputati.



L'attesa terza stagione latita, ma i produttori per farci ingannare l'attesa hanno fatto uscire uno speciale natalizio da un'ora e un quarto, intitolato White Christmas. Qui vengono ipotizzate due diverse tecnologie. Delle lenti a contatto che non si possono togliere e che permettono la realtà aumentata, utilizzabili un po' come se si avesse uno smartphone direttamente negli occhi. In questo modo le regole dei social media iniziano a valere anche nel mondo reale, come ad esempio la possibilità di "bloccare" qualcuno, cessando così di vederlo e sentirlo.
E poi c'è anche una versione mostruosamente inquietante delle "case intelligenti".

Black Mirror si rivela di nuovo capace di sorprendere, inquietare e di predire un futuro che sembra davvero troppo vicino. Una perla che nessuno dovrebbe esimersi dal vedere.

1 commento:

  1. Bello White Christmas... riempire i vuoti e scontornare http://bit.ly/BlackMirrorWhiteChristmas

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