martedì 4 luglio 2017

La Mummia (2017)

La Mummia 2017 recensioneSalve a tutti è Il Moro che vi parla!

Un paio di "tomb raider" trovano in Iraq la tomba di una strega egiziana, toccano quello che non devono toccare, la strega si risveglia e sono cazzi per tutti.

Questa la trama in una frase, ma se proprio non vi basta possiamo parlare ancora un po' del film.

Primo del cosiddetto "Dark Universe" della Universal, dopo che quella boiata di Dracula Untold è stato cancellato dai libri di storia, La Mummia è sì un tentativo di lanciare un universo cinematografico, idea che più o meno chiunque sta cercando di copiare alla Marvel dopo aver visto che "paga", ma altresì è un film che riesce a reggersi sulle sue gambe (a differenza della stragrande maggioranza dei film Marvel, appunto), forse proprio per l'insicurezza da parte dei produttori di avere il riscontro necessario per poter produrre davvero una serie di film.

E' un film, quindi, e non una puntata di telefilm gonfiata, il che è già un pregio per il cinema d'intrattenimento moderno.
E come film com'è?


Appunto, cinema d'intrattenimento, fatto pure abbastanza bene.
Niente a che vedere con l'originale del 1932 con Boris Karloff, ovviamente, a parte il titolo e il fatto che c'è una mummia che va in giro. Quello era un film dell'orrore.
Ha molto più da spartire con la versione del 1999 di Stephen Sommers. Quello era un film d'avventura, con la classica ambientazione anni '20 comune a molti film del genere, il tempo dei successi degli esploratori e degli archeologi in Egitto, e si svolgeva quasi esclusivamente in ambientazioni esotiche, in piena luce, con una grande ironia e continue gag ma, soprattutto, Avventura. Secondo me un gran film, voi dite quello che volete.
Questo invece è più un action soprannaturale, con alcune scene abbastanza horror (sebbene non si veda una goccia di sangue, ricordiamoci che per fare i soldi grossi bisogna ottenere il famigerato PG13), Tom Cruise sempre al centro della scena che fa il Tom Cruise, quindi si lancia in stunt folli senza controfigure, ambientato per la maggior parte in Inghilterra.

La Mummia 2017 recensione


Cose che non mi sono piaciute: la "guarigione" della mummia, con l'attrice già da subito perfettamente riconoscibile (e gnocca) dopo i primi minuti. Una delle cose più belle del film del '99 era proprio la caccia da parte di Imhotep ai vasi canopi con le parti del suo corpo, il che faceva sì che per la maggior parte del tempo il cattivo fosse un essere mostruoso e incompleto. A lei invece basta ciucciare... la forza vitale (che pensavate?) dalle prime due guardie rimbambite che incontra (quei tipici elementi che vanno a mettere le mani quando non addirittura la faccia in posti che io non toccherei neanche con un bastone lungo un chilometro) ed eccola già quasi in piena forma. D'altronde, hai l'attrice gnocca, mica vorrai nasconderla sotto tonnellate di CGI tutto il tempo, no?
Non mi è piaciuta nemmeno l'apparizione di Mister Hide. Certo, la trasformazione almeno non è tamarra quanto quella vista in Van Helsing o La leggenda degli uomini straordinari, ma è proprio la scena in sè ad essere praticamente inutile, e il personaggio ridotto a una macchietta senza un briciolo di fascino o dignità, oltre che giocato semplicemente troppo in fretta. Io non avrei fatto trasformare Jekyll in questo film, avrei aspettato un'occasione migliore in uno dei successivi.
Poi ci sarebbe anche una sceneggiatura a momenti ai limiti del risibile, con il personaggio di Jenny che si comporta in modo imbarazzante per tutta la parte iniziale, i poteri della mummia che cambiano a seconda di quello che serve in quel momento allo sceneggiatore

La Mummia 2017 recensione


Nonostante questi difettucci e che sia stato bistrattato dalla critica, io l'ho trovato un buon film d'azione.
Certo, avrei preferito che un progetto basato su vecchi film horror prevedesse... dei film horror, ma vabbè.
Un bel blockbuster estivo, che si guarda con piacere. Lo dimenticherò anche in fretta, temo.

La Mummia 2017 recensione


La mummia del 1932 generò un semi-remake nel 1940 che ebbe tre seguiti, altri quattro film prodotti dalla Hammer e una gran quantità di filmacci minori, oltre al remake del 1999 con Brendan Fraser. Quest'ultimo generò a sua volta  due seguiti e quattro spin-off basati sulla figura del Re Scorpione.
Riuscirà questo film a fare altrettanto? Mah. Vista l'aria che tira ad Holliwood, dove si attaccano praticamente a qualsiasi cosa, probabilmente sì.

Se volete ampliare le vostre conoscenze su tutto ciò che è stato prodotto con delle mummie nel mezzo, fate un giro sul sito del Zinefilo, che ha lanciato un progetto cross-blog sull'argomento. Cliccate su: Vieni dalla tua Mummy!

Il Moro

8 commenti:

  1. Ah allora mi ricordavo bene, questo famigerato “Dark Universe” avrebbe dovuto iniziare con quella porcata di “Dracula Untold” che è già stato nascosto sotto il tappeto. Temo anche io che questa mummia verrà dimenticato molto presto, incredibile che siano riusciti a farmi rivalutare il film del ’99 con Brendan Fraser, che non è mai stato tra i miei preferiti, ma era molto più onesto di questo qui. Cheers!

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  2. Grazie d'aver partecipato all'iniziativa e a brevissimo aggiorno la pagina del ciclo con i nuovi post.
    I mostri Universal vengono spolverati e riproposti a getto continuo, ora si parla di "universe" perché fa figo, ma sono personaggi che sono sempre sull'onda: il problema è come vengono trattati, e secondo me qui siamo ai minimi storici. Per fortuna fra i canonici 20 giorni nessuno se lo ricorderà più :-P

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    1. Come per il 90% dei film commerciali di oggi... ;-)

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  3. Fuori dagli USA comunque il film è stato un discreto successo, addirittura secondo wikipedia "the film had a worldwide opening of $172.4 million, the biggest global debut of Tom Cruise's career", Insomma, forse il futuro del Dark Universe non è così Dark...

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    1. Nel mercato americano però l'accoglienza è stata tiepidina. Comunque sapranno farsi i loro calcoli...

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  4. Concordo con te. Blockbuster onesto, ma non perfetto. Mi ha messo più curiosità per i prossimi film del Dark Universe.

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    1. A me non tanto, perché secondo me non era questa la direzione da dare alla saga... ma i risultati ai botteghini dicono che questo è il genere di film che paga di più, quindi dal punto di vista commerciale avranno ragione loro. Il punto di vista artistico non interessa più a nessuno già da un po.

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