mercoledì 23 ottobre 2013

Piani sequenza spacconi

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Innanzitutto una breve precisazione: forse avete notato che ho inserito un tasto "donazioni" lì sulla destra. E forse ora voi credete che io sia un blogger barbone che pensa che il suo perdere tempo a ciarlare di stupidaggini da nerd sia equiparabile al lavoro di un professionista. Che nonostante tutte le mie pose da paladino dell'ideologia del libero scambio delle informazioni io non sia altro che un venduto che mira solo ai vostri soldi.

Bravi, avete ragione su tutto. Andiamo avanti con l'argomento del giorno.



Del recente film Gravity si è detto tutto e il contrario di tutto. Chi lo adora, chi lo odia, io la mia l'ho detta qui.
Gravityi si apre con un piano sequenza di 17 minuti o giù di lì. Non sono sicuro che non ci sia nessuno stacco, come non sono sicuro che non sia girato tutto in CGI con le facce degli attori incollate dopo sulle tute, ma è sicuramente spettacolare.

Ma quali sono i piano sequenza più spaccaculi della storia del cinema?



Bisogna assolutamente citare film come Nodo alla gola (1948, Alfred Hitchock), composto unicamente da 8 lunghi piani sequenza montati in modo da "mascherare" gli stacchi e dare l'impressione di un PS unico, la scena iniziale di L'infernale Quinlan (1958, Orson Welles),  il finale di Professione reporter (Massimo Antonioni, 1975), l'inizio di Halloween (1978, John Carpenter), la scena d'apertura de Il falò delle vanità (Brian De Palma, 1992) l'inizio de I protagonisti (Robert Altman,1992), la seconda scena di Omicidio in diretta (Brian De Palma, 1998) con un piano sequenza di un quarto d'ora (con un paio di stacchi); e anche in Magnolia (Paul Thomas Anderson, 1999) ce n'è più d'uno.

Ma per questo post vorrei qualcosa di più moderno, leggero e godibile, così, per rilassarsi un po'. Quindi, avanti con morti ammazzati e sparatorie!


La sparatoria in ospedale in Hard Boiled (Johnny Woo, 1992)




La scena della rissa in corridoio in Old Boy (Park Chan-wook, 2003)




L'apertura di Braking News (Johnnie To, 2004) di ben 7 minuti, ma la sparatoria inizia intorno al quarto.




Una delle numerose risse di The protector - La legge del Muay Thai (Prachya Pinkaew, 2005) dura 4 minuti, durante i quali il buon Tony Jaa non viene mai attaccato da più di un avversario per volta




La scena della Multipla in Children of men, ma in tutto il film ce n'è diversi (di nuovo Alfonso Cuaron, 2006)






E inoltre, vi segnalo:

Questo cortometraggio italiano di Ivan Saudelli dal titolo One Shot, non male:




e il quarto episodio della prima stagione di Psychoville, un piano sequenza di 20 minuti con uno stacco nel mezzo. Fantastico, ma non posso mettere il video di un episodio intero, e poi se non si vedono gli altri prima ha poco senso.

Segnalo anche questi film, che a quanto leggo dovrebbero essere interamente girati in pianosequenza: La tarea (Jaime Humberto Hermosillo, 1990), che dalla trama posso dire che non guarderò mai neanche pagato, La casa muta (Gustavo Hernández, 2010), un horror che magari prima o poi guarderò, anche se non ha grandi recensioni, e Arca russa (Aleksandr Sokurov, 2002) che non ha nessuno stacco e dovrebbe essere, credo, il piano sequenza più lungo in assoluto, e del quale parleremo un'altra volta.

Il Moro

2 commenti:

  1. La casa muda è in falso piano sequenza, ci sono degli stacchi su parti buie che di fatto hanno permesso il montaggio. Non ho visto la trasposizione USA (Silent house) che dicono sia meglio...

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