venerdì 7 febbraio 2014

Alan Wake, recensione PC



http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/1/1f/Alan_Wake_Game_Cover.jpg
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

I videogiochi horror, nella loro storia, hanno tentato diverse strade.
Resident Evil ha iniziato con un horror derivato dai film di serie B, fatto di splatter e salti sulla sedia, dove la componente più paurosa era data dalla scarsità delle munizioni. Negli ultimi episodi, poi, si è trasformato in nient'altro che uno sparatutto con gli zombi.
Silent Hill è inquietante e disturbante. Non è, forse, vero spavento, ma una reazione a tutte le cose "aliene" e "malate" che ci mostra. Un horror d'atmosfera che conta molto sul mistero, sul non detto, sulla paura di ciò che non si riesce a capire. Come se stessimo solo grattando la superficie di un intero mondo oscuro e demoniaco, incomprensibile nella sua totalità come anche conoscendone solo una parte.
Anche Amnesia, del quale per ora ho giocato solo il primo episodio, conta sull'atmosfera, con dei momenti di genuino terrore. Una sensazione di isolamento e di cose nascoste in agguato, così terrorizzante da farci sobbalzare per una semplice finestra che sbatte.



Alan Wake intraprende un'altra strada ancora, dando risalto più di ogni altra cosa alla trama.
Alan Wake omaggia dichiaratamente i romanzi di Stephen King, che vengono citati a più riprese anche in modo esplicito. E anche la trama sembra provenire da Stephen King, risultando una specie di incrocio tra La metà oscura e Shining, ma con influenze anche da molte altre opere che gli appassionati di King si divertiranno a riconoscere.



Alan Wake è uno scrittore in crisi creativa e preda della depressione, che raggiunge un paesino di montagna dove c'è una clinica psichiatrica specializzata in artisti. Raggiunge la villetta che ha affittato insieme alla moglie, ma subito le cose precipitano: la moglie scompare misteriosamente e lui si risveglia una settimana dopo, senza ricordare nulla di quello che è successo nel frattempo...
Un rapitore si fa vivo, chiedendo a Wake un riscatto molto particolare per la vita della moglie. Un agente dell'FBI gli dà una caccia spietata, per motivi sconosciuti. I poliziotti locali non si fidano di lui, e il primario della clinica sembra avere secondi fini. Wake ha strane visioni, durante le quali vede una versione scossa e paranoica di sè stesso scrivere un misterioso manoscritto. E, su tutto, l'Oscurità, misteriosa entità incarnata in una vecchia inquietante vestita a lutto, e che sembra avere bisogno di qualcosa che Wake possiede senza saperlo...



Come dice Wikipedia, ci sono molti riferimenti anche a Twin Peaks, ma io non ho mai seguito la serie quindi non ne ho riconosciuto nemmeno uno.

Il gioco è in visuale in terza persona, sullo stile di Silent Hill. Come nel quarto episodio della nostra collina silenziosa, anche qui possiamo schivare gli attacchi nemici e disponiamo di una torcia, che però potremo usare anche per attaccare: per poter colpire i nemici bisogna prima dissipare l'Oscurità che li avvolge.



Come in Stephen King, l'orrore entra nel quotidiano. Nessun mostro, i nemici sono umani posseduti dall'oscurità.
E qui salta fuori anche il principale difetto del gioco: le parti "giocate" diventano presto noiose, in quanto ripetitive. Abbiamo solo tre tipi di nemici: uomini con l'ascia, uomini col badile (un po' più resistenti) e oggetti posseduti che forze invisibili ci scaglieranno addosso. Soprattutto nella prima metà, poi, saremo quasi sempre nella foresta, e questi pezzi sono piuttosto lunghi. Anche le armi sono poche: tre tipi di torcia (differenti solo per la potenza), tre di fucile (idem), una pistola, bengala e granate accecanti, ma il gioco deciderà cosa dobbiamo portarci dietro azzerando le armi a nostra disposizione quasi a ogni filmato. Ci troveremo a sperare che la parte giocata finisca per iniziare una parte di "storia", molto più interessante.



Doppiaggio in italiano altalenante (alcuni attori bravi, altri meno) ma comunque sempre sopra la media, e ottime musiche. Si segnala la presenza di numerose canzoni vere e proprie (per lo più in stile country), molto belle, mi viene voglia di cercare la soundtrack.

Insomma, un gioco molto bello, che sarebbe stato migliore se, paradossalmente, le parti giocate fossero state più brevi (lasciarle lunghe e inserire una maggiore varietà di ambienti e nemici avrebbe probabilmente guastato qualcosa nell'atmosfera).

Il gioco è strutturato come un telefilm, dicevamo, con tanto di sigla musicale tra un "episodio" e l'altro. Il gioco originale su XBox conteneva 6 episodi, la versione PC include anche i due DLC Il Segnale e Lo scrittore, che proseguono la storia in maniera diretta. Per accedervi basta selezionare"episodi" dal menu principale, ma non fatelo prima di aver concluso il gioco originale!
Ora, secondo me la trama poteva benissimo chiudersi alla fine dei 6 episodi originali. Mi pareva una "chiusa" perfetta, e non avrei ritenuto necessario aggiungere altro. Ma è stato fatto lo stesso, quindi prendiamone atto.

http://i1.ytimg.com/vi/YFv8py1ZZ2M/maxresdefault.jpg

Il segnale ha una trama semplice e lineare, consistendo essenzialmente in una serie di sezioni piene di nemici da superare. Molto difficile, anche perché i nemici ogni tanto "barano" colpendovi prima di comparire... e ne arriva sempre a mucchi.
Lo scrittore è invece molto più "onirico", surreale e metafisico, un viaggio negli incubi e nelle insicurezze di Alan... molto bello, a parer mio. 



C'è anche un mini-sequel, un'espansione installabile anche stand-alone chiamata Alan Wake's American Nightmare.

In pratica, è troppo piccola per essere considerata un gioco a sè stante e troppo grande per essere semplicemente un'espansione, tanto più che la storia prosegue dal finale del predecessore.
Vale lo stesso discorso che per le due espansioni incluse in Alan Wake. Non che la storia narrata in American Nightmare sia brutta, ma è comunque inferiore all'altra e comunque la "chiusa" di Alan Wake secondo me andava bene così (e ricordiamo che per comprendere al meglio la trama di questo seguito bisogna aver giocato anche le espansioni del precedente).


http://torrentsgames.org/wp-content/uploads/2013/05/Alan-Wakes-American-Nightmare-PC.jpg

Il gioco ha una grafica leggermente migliorata nei volti e nei personaggi in generale, ma gli ambienti sono molto meno rifiniti e non hanno nulla della spettacolarità delle montagne di Alan Wake. Ed è anche più facile, perché abbiamo più armi e più potenti, i nemici sembrano avere perso la capacità di lanciare le armi bianche e li affronteremo quasi sempre in campo aperto, potendo quindi semplicemente indietreggiare sparando. Però, dopo aver imprecato contro i bastardi de Il segnale, fare fuori questi polli è una bella soddisfazione.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4xIal1dJrZn-BuiSs-bSoYfBrq8GNGGsHP2w5fOKonmF5fqhvMu3qwF8w4vN6guOj76w_bWltSBh_8a9lO-a9Ex1u_1CGKYuyT-9IEojMnH-smKN2vPBSZZXuVo6fM6zgQI__OGtfD0Gc/s1600/Alan-Wake-American-Nightmare.jpg

Il trucchetto di farci rivisitare gli stessi ambienti con poche variazioni è vecchio e serve solo per allungare il brodo.
Ma può essere comunque interessante vedere come prosegue la storia, e la versione "metà oscura" di Alan, con i suoi atteggiamenti alla American Psycho, è abbastanza divertente.

Insomma, Alan Wake è un must, American nightmare prendetelo in considerazione se vi è particolarmente piaciuto il predecessore.


http://static1.wikia.nocookie.net/__cb20120921053107/alanwake/images/4/47/Brightfalls-poster.png

Dal soggetto di Alan Wake è stato realizzato anche un telefilm dal titolo Bright falls, prequel della storia vista nel videogame. Sono solo 6 episodi da 6-7 minuti l'uno. Purtroppo non ssembrano più essere presenti sul sito ufficiale, nel quale avevano anche i sottotitoli in italiano. L'attore finlandese Ilkka Villi interpreta Wake sia nellaminiserie che nel videogioco, direttamente nelle cutscene di American nightmare e tramite motion capture nel resto.


i sei episodi della miniserie, in inglese senza sub, li trovate qui .


Il Moro

2 commenti:

  1. Non sono un videogiocatore, ma due miei cari amici mi hanno regalato il romanzo tratto dal gioco (ne segue pari pari la trama), perché sono un grande fan di Twin Peaks.
    E, in effetti, ci sono centomila riferimenti... :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma dai, è uscito anche il romanzo? Non lo sapevo... No, io Twin Peaks non l'ho mai seguito....
      Il Moro

      Elimina

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