venerdì 25 aprile 2014

Orfani 7 - Bugie e pallottole, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Bentornati all'appuntamento mensile riguardante gli Orfani di Roberto Recchioni, serie che fin'ora ci ha regalato diversi alti e bassi (e dobbiamo ammettere che i bassi stanno vincendo).

Questo è niente di più e niente di meno che un numero interlocutorio, pieno di spiegazioni.
Nella parte ambientata nel passato vediamo la prima operazione sul campo del gruppo, impegnati non contro alieni ma un gruppo terroristico nato in seguito alla grande catastrofe, e Ringo (che si conferma sempre di più il vero protagonista della serie) comincia ad avere dei dubbi sulla missione della sua vita.
Nella seconda parte Ringo viene a contatto con la professoressa Juric, che gli spiega tutto invece di sparargli in testa come i cattivi degli anni '70.



Non ci sono vere novità nè colpi di scena, ci viene semplicemente confermato tutto quello che eravamo riusciti a intuire nei numeri precedenti. Il tutto inframezzato con un mucchio di azione. Troppa azione, come sempre, pagine e pagine di sparatorie che sembrano sempre di più un riempitivo. Saranno pure ben coreografate, ma l'impressione continua a essere che la storia raccontata in 7 numeri si sarebbe potuta tranquillamente condensare in 4-5 senza perdere nulla in qualità narrativa (ma parecchio in soldi, consderando il prezzo degli albi).



Credo che ci sia qualche citazione dato che alcune scene sanno di già visto, ma non ho riconosciuto una fonte in particolare. Ottimi i disegni nella seconda parte (Alessandro Bignamini), quelli della prima (Giorgio Santucci) non ho ancora deciso se mi sono piaciuti molto o per niente.



Insomma, mi sono sentito un po' preso in giro da questo numero, soprattutto dalla seconda parte. Giudizio parziale sulla serie: non servivano tutti questi numeri per raccontare questa storia. Sì, l'ho già detto.

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Il Moro

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