martedì 17 giugno 2014

Edge of Tomorrow - Senza domani, recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ricorderete che, a questo link, vi ho parlato del libro e del manga da cui è tratto l'ultimo film con Tommaso Crociera.

Oro ho anche visto il film, quindi non posso esimermi dal dirvi la mia anche su quello.


Forse ricorderete che, nell'articolo prendente, ho accennato al fatto che la storia narrata nel libro è già perfetta per essere trasposta in un film (e questo non è necessariamente un pregio), infatti il film nel complesso è venuto bene.

Non vi racconterò di nuovo la trama, andatevi a rileggere quella di All you need is kill, se ne avete voglia. Ci sono ovvie differenze: è molto meno “giapponese” e più “americano” sia nei temi che nella gestione dei personaggi, e l'azione si svolge in Europa, con gli alleati che sbarcano sulle coste della Francia per liberare il continente in mano al nemico. Non devo dirvi io qual è il riferimento storico.

Come per lo sbarco in Normandia è un massacro, e i soldati alleati muoiono a frotte. Ricordate l'inizio di Salvate il soldato Ryan, no? La differenza è che qui il protagonista deve rivivere lo stesso orrore ogni giorno, all'infinito, raccontato però con ironia da film d'azione



l film non è male, dicevo. Spettacolare visivamente, divertente, con dialoghi ben strutturati e buona regia. Un ottimo film d'intrattenimento, fantascienza caciarona all'americana. Ma, visto che sono un sadico, trovo più divertente parlare dei difetti che dei pregi. Tiè, Tommà.




I principali problemi della sceneggiatura corrispondono in effetti alle principali differenze con il libro da cui è stato tratto.
Ho già detto che il tema del libro è proprio la giovane età del protagonista, che è alla sua prima vera esperienza di battaglia con tutto ciò che può conseguirne a livello emotivo.
Come si concilia ciò con Tom Cruise, anche lui alla sua prima battaglia e addirittura ancora più inesperto, ma con la bellezza di 51 primavere sulle spalle?
In pratica, lui sarebbe un addetto all'ufficio stampa dell'esercito, e anche uno bravo. Un bel giorno lo convocano in ufficio e gli dicono “domani parti per il fronte”. Senza addestramento né preparazione, alla guida di un esoscheletro da milioni di dollari, vai a farti ammazzare. Senza spiegazione. Così, perché mi stai sulle palle.
Insomma, la scusa per cui l'inesperto Tommaso Crociera viene buttato nel mucchio è quantomeno labile, contando anche che il suo lavoro come public relations e conseguente reclutamento di volontari sarebbe molto più utile per l'esercito che fare da carne da cannone in prima linea.

Gli altri li metto sotto spoiler, che saltano fuori più avanti.

SPOILER ZONE
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Il modo in cui perdono il potere. Quella si fa una trasfusione e non ha più il potere. Ditemi come ha fatto ad accorgersene se il potere viene attivato dalla sua morte.
Nel libro per interrompere il loop doveva trovare il mimic alpha che le aveva passato il potere, tagliargli l'antenna, uccidere i mimic minori che lo circondavano e che facevano da “backup” in caso di problemi all'alpha, e infine uccidere l'alpha. Spiegarlo meglio richiederebbe troppo tempo, e infatti anche la spiegazione della natura del potere nel film lascia molto a desiderare. Nel libro addirittura Rita lo faceva apposta, si faceva uccidere insieme all'alpha all'inizio di ogni battaglia, si studiava il modo di vincere con il minor numero di perdite e poneva fine al loop.
Altra cosa. Ditemi quanti film, fumetti e libri su invasioni aliene abbiamo visto dove gli alieni hanno una mente alveare condivisa, con un grosso cervello centrale nascosto da qualche parte con un bel bersaglio rosso dipinto sopra. Il classico trucchetto all'americana grazie al quale l'eroe di turno possa salvare il mondo con una missione solitaria molto eroica, magari con tanto di eroico sacrificio. Dovrei provare a fare un elenco.
Nel libro questa cosa non c'era, ovviamente.


L'ultima e più grave. Il finale. Una roba inguardabile.
C'erano due modi di far finire decentemente questo film.
Modo uno, classico: l'eroico sacrificio. Fa scoppiare tutto, muore, e si vedono i telegiornali del giorno dopo che dicono che la guerra è vinta e gli alieni sono morti per motivi incomprensibili.
Modo due, coraggioso (almeno per gli americani): se i mimic più grossi avevano il potere di resettare il tempo facendolo tornare indietro di un paio di giorni, fai che il cervello centrale ha il potere di resettarlo di una settimana o un mese, e Tommaso Crociera lo assorbe e si rende conto che l'umanità non ha nessuna speranza. Ma lui se non può terminare il film col primo piano sul suo sorrisone non accetta la parte.

Una del sorriso finale non l'ho trovata, accontentatevi...

E invece no, si sceglie il modo tre (dimmerda): Tommaso, che aveva già perso il potere, lo assorbe di nuovo e si trova a tre giorni prima invece che due; gli alieni già tre giorni prima si ritrovano tutti morti di colpo perché le bombe di Tommaso hanno effetto retroattivo, e così TUTTI i personaggi che abbiamo visto morire decine di volte si ritrovano TUTTI vivi e in salute, e lui può anche andare a conoscere e sedurre di nuovo la sua bella. Mancavano i fuochi d'artificio e il lancio dei petali di rosa. Roba da carie ai denti.
Anche qui, il finale del libro era decisamente più valido (saltate oltre lo spoiler se avete intenzione di leggerlo): i due si innamoravano e passavano anche una notte insieme, poi durante la battaglia finale capivano che anche Rita, avendo assorbito il potere tante volte in passato, finiva per fare da “backup” per il mimic Alpha (anche questo avrebbe bisogno di più spazio per una spiegazione decente... comunque anche nel libro stava in piedi solo più o meno) e quindi per interrompere il loop Cage deve uccidere anche lei. Così prende il suo posto come eroe della resistenza e porta un po' più avanti la lotta per la salvezza del mondo, a un prezzo molto caro. E niente cervello centrale, la guerra continua e si passa alla battaglia successiva.
Non che sia un capolavoro di originalità o di ingegno, ma almeno non è questo smielato finale all'americana.
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FINE SPOILER
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Ora, come dicevo, non prendete questa recensione negativa come una stroncatura totale, sono io che sono stronzo.
Diciamo pure che ad alcuni dei difetti di cui sopra si può tranquillamente passare sopra, ricevendo in cambio un ottimo film d'intrattenimento, spettacolare e ben coreografato. Ma il finale rovina veramente tutto e ti fa uscire dal cinema con l'amaro in bocca. Quindi, questa è l'opinione ai titoli di coda, fino a prima dell'happy ending mi era parso un bel film.
Mi sento di consigliarne la visione fino a prima degli ultimi 3 minuti, diciamo,.
Come rovinare un buon film con un finale ddimmerda.

Il Moro

























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