sabato 3 giugno 2017

I pirati dei Caraibi - la vendetta di Salazar


I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar, recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

È uscito un altro film sui Pirati dei Caraibi, che volete farci. Magari non andarlo a vedere, per carità, ma io invece l'ho visto quindi ora vi beccate la mia opinione al riguardo, contenti?

Niente di nuovo sotto il sole: Jack Sparrow viene per l'ennesima volta coinvolto in un'avventura folle alla ricerca di un tesoro o di un oggetto magico, avventura durante la quale riuscirà a cavarsela anche nelle situazioni più impossibili grazie a una certa agilità e una fortuna sfacciata. C'è una (un'altra) ciurma di non morti, maledizioni marine, Barbossa e tutto il repertorio classico della serie accompagnato dalle solite, splendide musiche. Sempre le stesse, ma sono belle.
E ora qualche opinione sparsa.

Niente da dire dal lato visivo: è quello a cui siamo abituati, con scene estremamente luminose contrapposte ad altre molto scure, con un design dei cattivi non troppo diverso dal solito, con scene d'azione spettacolari, esagerate oltre ogni limite del buon senso e divertenti.

I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar, recensione
Dal punto di vista della sceneggiatura, della scarsa originalità (o magari della mancanza di coraggio per allontanarsi da una formula che ha dimostrato di funzionare) abbiamo già parlato. Aggiungiamo che molte cose sembrano davvero forzate, sia dal punto di vista della trama (il rapporto tra la bussola di Jack e la prigionia di Salazar è a dir poco vago) sia da quello delle gag, alcune piantate in mezzo all'azione a martellate, su tutte quella del matrimonio che riesce da sola ad affossare mezzo film. Per non parlare del cameo dello zio di Jack, interpretato per l'occasione da un irriconoscibile Paul McCartney, che è davvero inutile ai fini della trama ma almeno racconta la barzelletta dello scheletro. Oh, a me ha fatto ridere.
Sembra inoltre che i sette mari siano ben piccoli, vista la concentrazione di avvenimenti contemporanei nel paese iniziale e che questi tizi alla fine si conoscano un po' tutti. E la quantità industriale di gente a cui Jack Sparrow ha fatto qualche sgarro?

I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar, recensione

Come ho già detto nel post relativo ai Guardiani Della Galassia, ormai se non metti nel tuo film un'apparizione dell'attore ringiovanito con la computer grafica non sei nessuno. Peccato che questo particolare effetto speciale non sia ancora perfetto, e come per tutti i film in cui l'ho visto "si vede che è finto". Mi ricordo Michael Douglas in Ant-Man, Kurt Russell in Guardiani della galassia Vol. 2,  Carrie Fisher in Rogue One (C'era anche Peter Cushing, che però non era stato ringiovanito ma "solo" resuscitato), Robert Downey Jr. in Civil War, e forse gli unici due casi al momento nei quali l'effetto è stato realizzato davvero bene (complice il fatto che le scene duravano si e no due secondi): Arnold Schwarzenegger in quel film di merda di Terminator Genesis e Antony Hopkins nella fantastica serie Westworld. Ce ne saranno sicuramente altri, liberi di segnalarli.
Curioso come in dei film dove tutto è effetto speciale, dove riescono a farti sembrare veri anche dei fantasmi mezzi demoliti, quello che salta più all'occhio sia sempre l'unico effetto venuto non tanto bene.
No, nemmeno Johnny Depp da giovane riesce a sembrare niente di più di una maschera di gomma.

I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar, recensione


Non sono riuscito a capire, per come è finito questo film, se si tratta di una "chiusura" per la saga o di un "nuovo inizio". Se incasserà abbastanza, direi la seconda.
-EDIT- Ho poi scoperto dopo aver scritto questa frase che c'era pure una scenetta al fondo, ma proprio al fondo, dei titoli di coda (mi sta venendo voglia di impiccare all'albero più alto quello che ha inventato questa stuppida moda), dalla quale si evince che un altro film, moooolto probabilmente, è già previsto.

I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar, recensione

Insomma, questo I pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar è come gli altri (a parte il terzo che era forse quello con la trama più interessante ma anche piuttosto palloso): due ore di valido e spensierato divertimento che non vogliono e non devono essere niente di più e niente di meno. Non c'è niente di nuovo, niente che non abbiamo già visto nei capitoli precedenti, ma proprio per questo è un po' come ritrovare dei vecchi amici, complice anche il giusto arco di tempo trascorso dal quarto.

Si può guardare sapendo che alla visione al cinema probabilmente vi piacerà, e che poi ripensandoci più tardi verranno a galla tutte le cose che non funzionano. Ma almeno vedendolo vi sarete divertiti.

Il Moro

6 commenti:

  1. Sono fermo al primo, non è il mio genere.
    Però non è detto che un giorno non lo vedrò per intero. Bardem in quella foto sembra Luca Marinelli in Jeeg Robot.
    Depp sembra ringiovanito col livello bellezza n.5 della fotocamera degli smartphone.

    Moz-

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    1. Probabilmente hanno usato quello... :-)
      Per bravo che sia Bardem, con quel ruolo Marinelli ha asfaltato un mucchio di attori ben più noti.

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  2. Mi trovo d'accordo su tutto.
    Io lo vedo così: come un passaggio di testimone per i nuovi personaggi introdotti... Loro mi hanno convinto. Perchè tanto non si fermeranno qua. Arriveranno al sesto come minimo!

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  3. Ignorati per anni, alla fine anni fa mi sono fatto la maratona dei quattro film uno appresso all'altro. Quando capiterà, quindi, mi vedrò anche questo. Non amo né le trame né i personaggi, ma per fortuna entrambi sono assenti in questi film :-D
    A forza di vederlo finto, non ricordo più l'ultimo ruolo "normale" di Depp: siamo sicuri che non sia lui stesso un effetto del computer? :-P

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    1. Dici chee è morto e sostituito da un clone digitale? XD

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