giovedì 8 agosto 2013

La mente di Schar, di Iain M. Banks

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Altrimenti conosciuto come Pensa a Fleba (Consider Phlebas, 1987), questo libro è il primo del famoso ciclo della Cultura. Finora in Italia sono stati pubblicati i primi 6 volumi e una raccolta di racconti. Ce ne sono altri 3, il più vecchio, Matter, è del 2008, quindi possiamo ormai stare tranquilli che non verranno mai tradotti.  :-(

Il nostro angolo della galassia è sconvolto da un tremendo conflitto. Da una parte la Cultura, una società dominata da macchine senzienti chiamate Menti che provvedono a tutti i bisogni degli organici. Una società per molti versi utopica e illuminata, ma avversata dagli Idriani, una razza non-umanoide a capo di un vasto impero basato su un regime religioso e fondamentalista. Anche se a un primo sguardo questi idriani potrebbero sembrare i "cattivi", in realtà hanno le loro buone ragioni, condivise dal protagonista del romanzo, Bora Horza Gobochul, che è appunto un agente segreto alleato all'impero Idriano.



Horza è un Mutex, fa parte quindi di una razza umanoide in grado di modificare il proprio aspetto, il che li rende particolarmente adatti a missioni di spionaggio... ma durante la narrazione Horza farà scarso uso di questa sua abilità.
Horza odia la Cultura, rifiuta i suoi precetti fondamentali vicini ad una versione ideale di comunismo e anarchia, rifiuta che esseri organici possano accettare di assoggettarsi al volere di fredde macchine onniscienti.
Viene inviato a dare la caccia ad una Mente fuggita da uno scontro, e schiantatasi su Schar, un pianeta neutrale sotto l'influenza della razza semidivina dei Dra'Azon.
Ma la strada per arrivarci è lunga e difficile...

Per le considerazioni sociologiche, politiche e filosofiche sull'entità Cultura vi rimando a questo interessante articolo su Il futuro è tornato. Io mi riservo d fare le mie considerazioni un'altra volta, quando avrò letto altri libri del ciclo.


Sì, perché la Cultura, in questo come anche negli altri libri di Banks, è sempre sullo sfondo, mai protagonista. Ci muoviamo in un universo dove la cultura esiste, onnipresente, ma non è al centro della narrazione. In questo primo capitolo, addirittura, il protagonista milita nella parte avversa.

No, per ora parliamo solo di questo libro: bello, divertente, ben scritto.
Ogni pagina è permeata di ironia, per una storia che non si prende mai troppo sul serio, pur essendo calata in un'ambientazione coerente e con una particolare attenzione ai personaggi e alla loro psicologia. Nessuna sbavatura in Pensa a Fleba, nonostante tutti i dannati casini che succedono difficilmente vi troverete a criticare qualche parte in quanto irrealistica o poco inserita nell'ambientazione... Anche se a volte succede (ad esempio con i cannibali sull'orbitale).

Un orbitale.

Questo libro è azione, continua e serrata. Horza ha davvero una sfiga incredibile, che lo fa finire in una serie infinita di guai. Riceverà l'incarico di andare su Schar a catturare quella mente all'inizio del libro, ma prima che riesca a mettere piede sul pianeta saremo quasi alla fine. Horza viene catturato, pestato, torturato, fugge, viene coinvolto in spedizioni piratesche suo malgrado, viene catturato di nuovo, scappa di nuovo... Viene da chiedersi dove trovi tutte quelle energie.

Interpretazione di un VSG.
E qui sta l'unico vero difetto del libro, almeno secondo i miei gusti personali: le scene d'azione (e cioè praticamente tutto il libro) sono davvero troppo lunghe. Prima di riuscire a scappare con la su astronave dall'immenso Veicolo Sistemi Generali quante paratie deve sfondare? Una scena d'azione che dura venti-trenta pagine è secondo me eccessiva. E il bello è che la lunghezza non è dovuta al che Banks si perda a descrivere i dettagli, ma proprio che a questo tizio non gliene va davvero bene una.

Un molo all'interno di un VSG

Insomma, io avrei sforbiciato qualche caduta e qualche fuga qua e là.
Il valore del libro rimane comunque alto. Lo consiglio quindi a tutti, in attesa di leggere tutti gli altri del ciclo... Almeno quelli tradotti in italiano.

Il Moro


2 commenti:

  1. Ehi Moro!

    Mazza se m'hai acceso la fantasia con 'sto Horza del libro. Adesso finisco Clive Cussler (o come si scrive) e poi lo cerco!

    Saludos!

    RispondiElimina

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